Partito socialista & sinistra indipendente Capriasca

Sostenibilità finanziaria. Innanzitutto, la vendita dello stabile offre al Comune l’opportunità di sbloccare risorse finanziarie necessarie per affrontare gli investimenti infrastrutturali prioritari. Questi investimenti sono fondamentali per garantire il funzionamento ottimale dei servizi pubblici e per rispondere in modo efficace alle esigenze della comunità. Senza la possibilità di realizzare il ricavo previsto dalla vendita degli immobili comunali, il Comune potrebbe trovarsi in una posizione finanziaria precaria, compromettendo la sua capacità di attuare i progetti pianificati.”

È il messaggio ufficiale del Municipio di Capriasca: il Comune, attualmente, non si trova in una posizione finanziaria precaria, ma potrebbe trovarvisi se i cittadini bocceranno la vendita dell’ex-casa comunale di Lugaggia.

I contrari alla svendita dell’immobile stanno giuocando con il fuoco, senza i soldi della vendita a rischio il benessere delle generazioni future.

Apocalisse Lugaggia.

Toni apocalittici per, si potrebbe pensare di primo acchito, cifre da capogiro: decine, forse centinaia di milioni di franchi.

In realtà i sostenitori dell’alienazione non presentano manco una cifra, ma proprio nemmeno una. Solo parole.

E allora, quale o quali sarebbero gli importi senza i quali si arrischia di compromettere la capacità di attuare i progetti pianificati (ed elencati nel Piano finanziario 2023-2025)?

Dalla vendita dell’edificio (costruito nel 1862) si prevede di incassare un minimo di 940’000 franchi, sempre che si riesca a venderlo (operazione per nulla scontata, vista la posizione dell’immobile: una proprietà in zona Nucleo Vecchio soggetta a particolari vincoli, priva di posteggi e affacciata su una strada da 9-10’000 transiti giornalieri).

Dunque: nemmeno un milione, che alleggerirebbe la gestione corrente di un onere annuale di 20-25’000 franchi.

Il futuro di Capriasca appeso a venticinquemila franchi? Ma per favore!

Tanto per cominciare: al Municipio sarebbe bastato mantenere le sue, di promesse, trasferendo la Polizia nello stabile appositamente acquistato nel 2022 al modico prezzo di 4.73 milioni di franchi (ARL2) al momento da lui stabilito: sicuramente non prima del 2026, probabilmente solo a partire dal 2029.

Avrebbe risparmiato un costoso trasloco provvisorio (nel 2023 sono stati spesi più di 73’000 franchi per l’adattamento dei nuovi spazi) e non avrebbe appesantito la gestione corrente di un onere annuale superiore a 25’000 franchi (la perdita della quota parte di locazione a carico dei tre comuni convenzionati sommata alla propria quota parte di locazione dei nuovi spazi).

Un trasloco di poche centinaia di metri, non previsto, che graverà sulle spalle del cittadino capriaschese. In soldoni, in sei anni, fanno più o meno 240’000 franchi, un quarto dell’ipotetico incasso.

È così che il saggio padre di famiglia favorisce la capacità progettuale dei propri figli?

Spendere in cose inutili per poi vendere i gioielli di famiglia?

Lorenzo Quarenghi

Lic.rer.pol.

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