5 giugno 2024
Contro l’alienazione dell’ex-casa comunale di Lugaggia. Di Marco Quadri
Quando una “casa Comunale” viene descritta solo col numero di particella, la superficie in metri quadrati e cubi, il volume SIA, la stima ufficiale e il valore venale, si dimentica il sacrificio fatto da chi più di 150 anni fa ha voluto dotare il comune di una scuola e di una confacente sede per l’amministrazione, insomma dei servizi necessari per la collettività di allora, e non si considera quanto di buono può ancora dare quel bene alla collettività di ora e di domani. Se oltre a non menzionare il passato, non ci si sforza di immaginare il futuro, allora la politica fallisce perché si appiattisce alla sola gestione della cosa pubblica.
In Capriasca si sta imponendo la politica dello sbadiglio pragmatico, fatta di noia e di indifferenza, dove le scelte più facili vengono vendute come se fossero il meglio. Lo sbadiglio, si sa, è contagioso e allora dopo la vendita della casa di Lugaggia sarà la volta di quella di Corticiasca, poi Bidogno, Roveredo, Campestro, Odogno, …? Per Lopagno il tentativo è già in corso da anni con risultati sconfortanti.
È ora di dire basta alle mezze verità o alle “gambe corte” dei favorevoli alla vendita. Qui si propone di vendere uno stabile in buono stato perfettamente capace di accogliere vari servizi, uno stabile, volendo, capace di generare reddito per il comune. Non blocchiamo la prospettiva di un nuovo asilo nido in Capriasca; pensiamo anche ai bisogni futuri, non solo agli pseudo bisogni contabili di oggi. Il 9 giugno votiamo NO alla vendita della “casa Comunale” di Lugaggia.
Marco Quadri