28 agosto 2023
Agenda scolastica 2023 – 2024. Di Giancarlo Dionisio
Dopo aver letto e ascoltato opinioni e prese di posizione sulla questione «Agenda scolastica», me la sono procurata per poter prenderne conoscenza diretta.
Dal polverone sollevato immaginavo che si trattasse di una pubblicazione rivoluzionaria, che avrebbe scosso la serenità e gli equilibri di allievi, studenti e genitori. Ho invece appurato che siamo alle consuete esagerazioni di quella che il buon Francesco Chiesa, già a fine ‘800, considerava la Repubblica dell’iperbole.
Non so quale posizione prenderà in merito il Municipio del Comune di Capriasca, sullo slancio di quanto fatto da alcuni altri consessi comunali. Il mio auspicio è che lasci fare a chi, per ruolo e formazione, è preposto all’educazione e alla crescita sana della nostra gioventù. Un vecchio adagio ticinese recita. «Ufelé fa ul to mestée». Non lo traduco perché offenderei la vostra capacità di lettura.
La prima ragione per la quale ritengo sbagliato intervenire con atteggiamento censorio, è proprio di metodo. Ho insegnato per 18 anni presso le Scuole Professionali Commerciali della Città di Lugano. Ho convissuto con 4 Capi Dicastero. Paradossalmente quello che maggiormente ha lasciato briglia sciolta al corpo insegnante aveva una formazione magistrale. Quello più invasivo vendeva radio e tv. Non ossequiare il vecchio adagio del «pasticcere» significa creare conflittualità, inasprire le relazioni tra chi dovrebbe occuparsi di questioni ben più pressanti, e chi invece è chiamato ad occuparsi dei nostri giovani.
La seconda ragione, ma non certo per importanza, è di contenuto. Le due pagine, a mio modo di vedere, non incitano alla devianza e non creano caos e confusione interiore. Invitano semplicemente alla tenera, sincera presa di conoscenza di una possibile diversità. Fermo restando che la Scuola è uno dei luoghi in cui l’attenzione alle diversità debba essere sollecitata e «allenata», nella fattispecie gli autori dell’Agenda lo fanno in un ambito in cui è più che necessario intervenire. Lungi da me il voler impartire una lezione di sociologia della comunicazione digitale, ma ritengo indispensabile puntare l’attenzione su quali sono i canali d’informazione di gran parte dei nostri giovani. Vi invito a monitorare ciò che passa su Tiktok, senza scomodare le inquietanti chat private. Vi invito ad ascoltare e a leggere i brani dei vari «trappers» che sono i «maître-à-penser» dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Se restiamo all’ambito delle 2 pagine incriminate scoprirete che per la maggior parte dei giovani, ragazzini sono dei «machi» che hanno il diritto di usare e brutalizzare le coetanee. A loro volta queste sono materiale di cui abusare e da gettare a piacimento. I cosiddetti «diversi» sono invece degli esseri inferiori che, nella migliore delle ipotesi vanno derisi, il più delle volte bullizzati e picchiati.
Sono questi gli unici modelli che vogliamo lasciare nelle mani dei nostri figli e dei nostri nipoti? Oppure vogliamo dare fiducia a chi quotidianamente è al fronte, è in grado di monitorare la situazione, tenta con onestà di trovare degli antidoti?
Intervenire con atteggiamento censorio sull’Agenda scolastica 2023-2024, secondo me sarebbe un atto violento nei confronti degli addetti ai lavori, irresponsabile nei confronti dei ragazzini e delle loro famiglie, spesso in balia di strumenti di comunicazione che fanno fatica a gestire.
Per queste ragioni auspico, anche a nome del Gruppo PS&SI Capriasca, che questo Lodevole Municipio decida serenamente di distribuire il documento così come gli esperti del DECS l’hanno concepito.
Giancarlo Dionisio
Consigliere comunale PS&SI Capriasca