21 maggio 2024
Contro l’alienazione dell’ex-casa comunale di Lugaggia. Di Lorenzo Quarenghi
74 milioni, lo spauracchio dei capriaschesi. È l’ammontare di tutti gli impegni a lungo termine alla fine del 2023. Un debito che, per alcune forze politiche, va assolutamente ridotto, pena il rischio di dissesto finanziario. La ricetta? Vendere, vendere e ancora vendere (d’altronde, è quanto prospettava il Municipio nel suo documento “Stabili comunali – prospettive” del giugno 2018). Liberarsi dell’argenteria di famiglia per salvare il salvabile… e permettere l’abbassamento del moltiplicatore d’imposta.
Ma è poi vero che siamo sull’orlo del collasso?
Il grafico presenta l’evoluzione, dal 2010 al 2023, di quanto speso da Capriasca in interessi passivi sui debiti a medio e lungo termine contratti per il finanziamento delle diverse opere: una quindicina di anni fa si spendeva, in interessi, più di un milione di franchi. A quanto pare, ce la siamo comunque cavata egregiamente, recuperando allo stesso tempo ritardi atavici (edilizia scolastica in primis). Certo, nel 2023 c’è stato un aumento marcato del totale degli interessi passivi, perché il rinnovo di alcuni prestiti, per 3 milioni, è avvenuto a tassi più elevati (ma anche perché si sono accesi 3 milioni di nuovi prestiti).
Ma i 74 milioni son tutti uguali? Son tutti debiti che portano a deflussi di denaro pubblico?
Prendiamo l’ultimo prestito contratto nel 2022 (metà dicembre) per l’acquisto dello stabile ARL2: 5 milioni di franchi, tasso d’interesse 2.22%, scadenza 14 dicembre 2032.
Ogni anno costa: costa CHF 111’000 in interessi passivi.
Ma ogni anno rende: rende CHF 240’000, franco più franco meno (e questo fino a fine 2028, come minimo) perché lo stabile è dato in locazione a La Posta Immobili (dal Consuntivo 2023 si rileva, conto 4471 Ricavi dall’utilizzo di immobili dei BA/Beni Amministrativi, un aumento di quasi 274’000 franchi, dai 542’060 del 2022 agli 815’985 del 2023, + 50%).
La conclusione? A fine 2022 c’è stato un aumento di 5 milioni di franchi dei debiti a lungo termine (da 65 a 70 milioni), un aumento che, ogni anno, fa affluire nelle casse del Comune, al netto degli interessi da pagare alla banca, 130’000 franchetti.
Al tasso d’interesse medio dei prestiti accesi nel 2023 l’incremento di entrate generate dallo stabile ARL2 finanzierebbe un prestito di 6 milioni di franchi.
Forse non tutti i debiti vengono per nuocere.
Lorenzo Quarenghi
Lice.rer.pol