10 settembre 2021
Interpellanza di Zeno Casella
Poco prima delle scorse elezioni comunali, il Municipio di Capriasca ha approvato l’Ordinanza concernente l’erogazione di incentivi in favore dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Un’iniziativa lodevole, che colma una lacuna da tempo denunciata dai banchi del Consiglio comunale, con cui il nostro Comune può estendere il suo impegno a favore dell’ambiente e contribuire maggiormente alla lotta contro il riscaldamento climatico. Scopo di questa interpellanza è quello di mettere a fuoco, in senso propositivo, gli ambiti in cui ci pare che lo sforzo sia ancora insufficiente e meritevole di un ulteriore approfondimento.
Emanando un’ordinanza municipale, l’esecutivo comunale ha infatti deciso di agire “in solitaria”, senza coinvolgere il legislativo, che avrebbe potuto arricchire e sviluppare il tema della politica energetica comunale. Questo modo di procedere, beninteso, è legittimo, specialmente se consideriamo l’importanza di agire fin da subito sul fronte delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Non possiamo tuttavia esimerci dall’interrogarci sull’opportunità di questo iter istituzionale, che riduce inevitabilmente il ruolo del Consiglio comunale, che in quanto legislatore avrebbe potuto emanare le stesse (e forse anche migliori) norme attraverso un apposito regolamento comunale, continuando a garantire al Municipio una certa autonomia da esercitare tramite apposite ordinanze.
Entrando nel merito dei provvedimenti previsti dalla citata Ordinanza, iniziamo con l’osservare come essa si concentri essenzialmente sul costo d’installazione degli impianti energetici rinnovabili, senza affrontare però il problema del costo dell’energia prodotta da tali impianti. Secondo numerosi osservatori, il prezzo d’acquisto dell’elettricità prodotta in esubero dagli impianti fotovoltaici in Ticino è ad esempio eccessivamente basso per poter permettere un adeguato ammortamento di queste strutture (e renderle dunque finanziariamente interessanti). Le aziende elettriche comprano infatti l’energia prodotta in eccesso ad un prezzo irrisorio (circa 5 cts/kWh contro un prezzo di mercato pari a circa 20 cts/kWh), con l’obiettivo di massimizzare i propri profitti, spingendo però così i privati a realizzare solo piccoli impianti fotovoltaici mirati a massimizzare l’autoconsumo (perdendo un gran potenziale di produzione realizzabile a bassi costi marginali), oltre che ad installare costose ed inefficienti batterie per l’accumulazione di elettricità. I Comuni influenzano dunque negativamente la diffusione delle energie rinnovabili attraverso l’incasso degli utili sull’energia elettrica, così come attraverso l’incasso delle tasse per l’uso del suolo pubblico (percepite al momento dell’installazione degli impianti): ai fine di affrontare in modo completo il tema, si impone a nostro avviso una riflessione anche su questi aspetti.
ln secondo luogo, ci teniamo a rimarcare la limitatezza degli incentivi a sostegno della mobilità sostenibile. L’assenza di sussidi per l’acquisto di bici elettriche è già stata oggetto di una nostra interpellanza depositata nel corso della scorsa legislatura; non ribadiamo dunque qui i concetti espressi in quella sede. Ci preme sottolineare però l’importanza di un maggiore intervento sul fronte degli abbonamenti per il trasporto pubblico: oltre al sussidio volto a compensare l’insensata discriminazione di cui sono vittima coloro che abitano nella zona 12, non è infatti prevista alcuna misura volta ad incentivare ulteriormente l’acquisto di un abbonamento per i mezzi pubblici. Realtà vicine alla nostra sono ben più coraggiose su questo fronte: il Comune di Origlio sovvenziona infatti il 50% del costo d’acquisto di tali abbonamenti (sia Arcobaleno che generali), fino ad un massimo di 200 per persona; anche il Comune di Collina d’Oro sussidia il 50% degli abbonamenti, senza però alcun limite di spesa. Anche i Comuni di grandi dimensioni hanno iniziato ad affrontare la questione: la Città di Lugano ha ad esempio recentemente deciso di sostenere in modo mirato alcune fasce sociali sovvenzionando nella misura del 50% gli abbonamenti Arcobaleno per le zone 10, 11 e 12 acquistati dai giovani minori di 20 anni, dagli studenti minori di 27 e dalle persone in età AVS. È evidente come una misura di questo tipo possa assumere dunque un doppio valore: promuove da un lato l’utilizzo del trasporto pubblico ed integrare dall’altro il reddito delle fasce più fragili della popolazione.
Sulla base delle considerazioni di cui sopra, poniamo al Lodevole Municipio le seguenti domande:
- Per quale ragione il Municipio ha deciso di regolare attraverso ordinanza l’erogazione degli incentivi in favore delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile, invece di sottoporre al Consiglio comunale un messaggio per l’istituzione di un apposito regolamento?
- Che ruolo gioca l’Associazione Città dell’energia (di cui Capriasca fa parte dal 2003)? È già stato richiesto il label “Città dell’energia” (il cui programma, Io ricordiamo, consente di accedere a strumenti, aiuti e servizi completi per una politica energetica e climatica coerente e orientata ai risultati)? Se sì, a che punto si trova il processo di riconoscimento? Se no, per quale ragione?
- Come giudica il Municipio i prezzi di acquisto dell’energia elettrica in esubero prodotta da impianti privati? Vi sono margini d’intervento presso le aziende elettriche attive sul nostro territorio al fine di influenzare tali prezzi d’acquisto?
- II Comune di Capriasca percepisce delle tasse per l’uso del suolo pubblico (ai sensi dell’Ordinanza municipale vigente in materia) in caso di posa di impianti volti alla produzione di energia rinnovabile? Come ne valuta l’impatto sulla sostenibilità finanziaria? Il Municipio ha mai valutato di procedere ad un’esenzione dal pagamento della tassa per questo genere di impianti?
- Come valuta il Municipio il rapporto tra sostenibilità ambientale, resa energetica e costo finanziario delle batterie d’accumulo per impianti fotovoltaici (sovvenzionate ai sensi dell’art. 9 dell’Ordinanza in oggetto)? Per quale ragione si è deciso di sussidiare questo genere di opere invece di puntare sull’immissione in rete dell’energia prodotta in eccesso?
- Qual è l’opinione del Municipio circa l’introduzione di un sussidio per l’acquisto di bici elettriche?
- Qual è la posizione del Municipio in merito all’introduzione di un sussidio generalizzato del 50% per l’acquisto di un abbonamento per il trasporto pubblico? Qual è invece la sua posizione in merito all’introduzione di un sussidio mirato del 50% per alcuni gruppi sociali (ad es. studenti ed anziani)? A quanto ammonterebbero i costi annuali per l’erogazione di simili sussidi?
ln attesa della vostra risposta, vi porgo i miei più cordiali saluti.